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72 memorie inutili

maggiore della paga che vien data da un vizioso liberale a Venezia ad una mercantessa da peccati di pian terreno.

Nelle cittá, in quel tempo, esisteva ancora dell’antica rigidezza e austeritá negli uomini verso il loro bel sesso; ma questo bel sesso, che non era esente dalle inclinazioni della natura né dagli effetti del clima, conciliava i riguardi co’ stimoli, e il velo della notte aiutava un’infinitá di garbugli felici alla barba della severitá.

Gl’italiani eruditi e filosofi, che seguono la corte de’ nuovi eletti provveditori generali di tre in tre anni, e gli uffiziali della erudita e illuminata nazione medesima che vengono cambiati e sostituiti nelle guarnigioni, avranno forse sin ora, colla loro scienza attiva, scemati i perigli e fugata la nebbia de’ pregiudizi.

Nella Dalmazia ci sono delle belle femmine, che pendono, la maggior parte, alla robustezza maschile, e tra le morlacche de’ villaggi que’ Pigmaleoni che volessero consumare qualche staio di sabbia nel ripulirle, averebbero de’ bei simulacri animati.

Le donne illiriche sono meno fedeli in amore delle donne italiane; ma nella infedeltá hanno minor colpa quelle di queste.

Quelle sono accecate e sforzate dal loro temperamento ardente, dall’effetto del clima, dalla lor povertá, e sedotte facilmente dalla loro credulitá a mancare di fede; queste mancano di fedeltá per ambizione, per avarizia e per capriccio, agli amanti.

Siccome gli amori miei essenziali cominciarono nella Dalmazia ne’ diciott’anni circa dell’etá mia, e terminarono nell’Italia in su’ venticinqu’anni circa di cotesta mia etá, cosí mi considero in grado di poter dare francamente il sopra accennato parere. Riservo ad un capitolo separato le memorie de’ miei affetti e di ciò che appresi amando degl’idoletti adorati.

I terreni di quelle provincie sono in gran parte montuosi, sassosi e sterili. Vi sono però delle vaste campagne che potrebbero essere fertilissime. Non sono coltivati e lavorati, né i sterili né i fertili, e restano quasi tutti maggesi e infruttuosi.

I cibi prediletti e piú delicati de’ morlacchi sono gli agli e le cipolle. Fanno un indicibile consumo annualmente di que’ due generi. Potrebbero introdurre ne’ loro terreni una ricolta ubertosa di tali due prodotti; ma essi attendono dalla Romagna gli