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CAPITOLO VIII

Mio consiglio estorto dal Sacchi. Accettazione nella sua compagnia della prima attrice Teodora Ricci. Abbozzo del suo ritratto. Gradini de’ primi miei impegni per quella comica.


Qualunque volta il Sacchi era al caso di dover provvedere alla sua truppa una femmina prima attrice, le altre attrici, tutte strette parenti, facevano un gran romore.

Non è spiegabile la congiura che ordivano quelle strette parenti contro le prime attrici novelle che venivano scelte pro tempore. Le accettate di nuovo dovevano soffrire il martirio d’essere criticate e disprezzate nel mestiere e malignate grossolanamente nel costume morale. Chi sa che un riflesso sopra a una tale certa sciagura non sia stato una delle cause della mancanza della signora Manzoni?

Le dette notizie, che non sembrano relative alle memorie della mia vita, lo saranno troppo, come si vedrá.

Il Sacchi, che accortamente affettava di consigliar meco gli affari suoi, massime nell’imbroglio in cui si trovava in sul cambiamento di teatro, da cui derivavano le turbolenze e gli ammutinamenti, mi disse un giorno che aveva un trattato con due prime attrici e che, dovendo scegliere una sola delle due, mi pregava del mio parere in sulla scelta.

M’aggiunse che una era la signora Maddalena Battagia e l’altra la signora Teodora Ricci; che per le relazioni avute, la prima era una valente donna toscana, ma d’etá non fresca, non capace nella commedia alla sprovveduta e che aveva molte pretese di preminenze e d’etichette, ma soprattutto quella d’un grosso onorario; che per le notizie avute, la seconda era una giovane principiante, piena di spirito, di bella figura, di bella voce, ch’era stata applaudita in ogni cittá dove aveva recitato e capace anche nella commedia dell’arte all’improvviso, ch’ella