Pagina:Gozzi - Memorie Inutili, vol 1, 1910 - BEIC 1837632.djvu/241

Libertá Eguaglianza

Ragionamento del cittadino

CARLO GOZZI

a’ cittadini amici della memoria di pietro antonio gratarol.

Ho letto l’opuscolo che faceste uscire dalle stampe del cittadino Giovanni Zatta, intitolato: Memorie ultime di Pietro Antonio Gratarol coi documenti sulla di lui morte, ecc., ed ho letta la vostra prefazione preliminare a quell’opuscolo.

A me non resta alcun dubbio che i vostri accurati documenti sulla morte di quell’infelice non contengano pur troppo la veritá, e leggendo la sicurezza del di lui miserabile funesto fine, ho provata tutta la umana interna commozione e commiserazione.

Credo quel vostro opuscolo essenzialmente diretto a vendicare dalle ingiustizie del fisco del caduto governo le ottime innocenti cugine del defunto Gratarol.

Vi protesto che giammai lessi cosa con maggior orrore, abborrimento e sdegno delle rapacitá diabolicamente tiranne e ladre usate dal fisco sui beni ed effetti della famiglia di quell’esule sfortunato.

La vostra impresa di prendere ad assistere le oppresse sorelle Gratarol, cugine del mancato di vita, ond’esse possiedano finalmente le sostanze loro dovute ed usurpate con delle inaudite rapine, merita de’ panegirici; ed è da credere costantemente che il nostro nuovo attivo zelante democratico governo, armato di giusta collera e sollecito ad abbattere gli abborribili abusi trascorsi, consoli ne’ limiti del congruo, sulle chiare vostre dimostrazioni, le degne cittadine Gratarol, nostre dilette consorelle.