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18 memorie inutili


Nel terzo volume, oltre a’ pochi successi posteriori a’ primi della mia vita, si potrá leggere nella sua puritá la mia cattiva, ma innocente commedia: Le droghe d’amore, che fece tanto accendere il cervello combustibile del povero Gratarol, per quelle cause che si potranno leggere nel tomo secondo.

Tutto il voluminoso ammasso di queste mie agghiacciate inutilitá è da me donato liberamente ad uno de’ piú onesti e piú abili veneti stampatori, a cui lo consegno benedicendo il di lui capitale.

Ardisco di dedicare a voi, amatissimi miei concittadini, cotesto ammasso, non giá perch’io presuma di dedicarvi cosa degna della vostra attenzione e del vostro merito, ma puramente per farvi giudici sopra la Narrazione del Gratarol a me relativa e sopra la narrazione mia relativa a lui, onde possiate decidere s’egli abbia avuta ragione alcuna di andar a vomitare sopra de’ fogli nella Svezia delle ingiurie brutali contro me, dipingendo il carattere mio con le schife tinte del suo ingiusto livore.

Impresso egli ostinatamente ch’io abbia voluto malignarlo ed esporlo alle pubbliche risa in una commedia per delle ragioni che s’è immaginato, o credè ciecamente, senza voler condannare la sua incauta direzione e senza riflettere a’ suoi possenti nimici, da’ quali io medesimo fui amareggiato per sua cagione, volle svelenarsi e vendicarsi solennemente, componendo una acerba commedia, a suo modo, di me, nella sua Narrazione.

Egli non mi conosceva e ricusò di conoscermi, e per ciò la sua commedia non istá bene al mio dosso.

Supplisco io a’ difetti della sua commedia, e nelle Memorie della mia vita, dalla mia infanzia sino all’etá mia senile, vi do la intera, vera e autentica commedia del mio naturale e del mio carattere.

La mia commedia è lunga ed insulsa, ma per lo meno averete in essa dipinto sul vero il mio originale ritratto, e conoscerete che il mal talento del collerico Gratarol non poteva sapere né lodarmi né infamarmi senza cadere nelle falsitá.

Se mai v’incontrate a qualche rispettosa mia espressione verso de’ personaggi detti «Grandi» nel passato governo