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liv | prefazione. |
Che il vederem rivolto inverso noi |
Il Goldoni ora in una or in altra occasione rispondeva, ma (tanta era la diversità dell’indole di questi due uomini) più schermendosi, che offendendo, più dolendosi dell’ingiusta guerra, che rintuzzando l’ingiuria coll’ingiuria. «Can che abbaia alla luna» è forse la frase più acerba che gli esca contro il Gozzi. Pochi accenni del resto a tali baruffe, trovansi ne’ suoi scritti. In un poemetto intitolato: La Tavola Rotonda2 introduce:
Un Lombardo che affetta esser cruscante |
il quale nega al Goldoni ogni facoltà poetica e dice:
Come si può soffrir che un uomo scriva |