Da riscattare il Regno mio. Fia tuo.
Tua questa destra fia, se gratitudine
Per me ti prende, e, se ti spiace il nodo,
Fra Tartari non mancan Principesse,
Che avanzano in bellezza questa fiera,
Affettuose in cor, degne del tuo;
Suddita io resterò. Pur che tu sia
Salvo da morte, e ch’io d’indegno laccio
Esca di schiavitù, saprò in me vincere
Quell’amor, che mi strugge, e che rossore
Mi prende a palesarti. Ah, la tua vita
Ti stia a cor solamente, ed abborrisci,
Quanto vuoi, questa destra. E presso il giorno...
Io mi sento morir... stranier, fuggiamo.
Cal. Adelma generosa! Oh qual dolore
Provo per non poter condurti a Berlas,
Trarti di schiavitù. Che mai direbbe
Altoum della fuga? Egli a ragione
Mi diria traditor; che per rapirti
Le sacre leggi d’ospitalitade
Non curai di tradir.
Adel. Anzi la figlia
D'Altoum le tradisce.
Cal. Io non ho ’l core,
Che più sia mio. Godrò morendo, Adelma,
Per commession d’una crudcl che adoro.
Tu puoi fuggire. Io risoluto sono
Di morir per colei. Che val la vita?
Senza di Turandotte io più, che morto,
Mi considero al mondo: ella s’appaghi.