Sch. Di più deggio narrarvi. Il Padre vostro
È in casa mia, vedovo sconsolato
Di vostra madre...
Cal. (addolorato) Oimè, che narri! Oh Dio!
Sch. Di più dirovvi. Ei sa, ch'Assan si cerca;
Che voi siete fra l’armi. Ha mille dubbi,
Mille spaventi e piange. Ei disperato
Vuol esporsi alla Corte, e palesarsi,
E «col mio figlio» ei grida, «io vo’ morire»!
M’affaticai, narrando i casi vostri.
Per trattenerlo: egli inventate fole
Tutte le crede. Il tenni, e sol lo tenni
Con la promessa di recargli un foglio
Da voi firmato, e scritto dalla mano
Del proprio figlio, che ’l consoli, e dica,
Ch’egli è salvo, e non tema. A tanti rischi
Mi sono esposta per aver un foglio,
Per acchetar quell’angoscioso vecchio.
Cal. Il Padre mio in Pechin! La madre morta!
Tu m’inganni, Schirina.
Sch. Se v’inganno, M’arda Berginguzin.
Cal. Misera madre!
Padre mio sventurato! (piange)
Sch. Ah, non tardate.
Maggior sventure nasceran, se ’l foglio
Non vergate sollecito. Se mancano
Fogli, ed inchiostro, e penna, io diligente
Tutto provvidi. (trae ’l bisognevole per iscrivere)
Quell’afflitto vecchio