Disponi a voglia tua. Pur ch’io lo sappia,
Non si curi un tesoro.
Zel. e dove spenderlo?
Di chi cercar? Con qual cautela, e come,
Quand’anche si sapesse, un tradimento
Tener occulto, e far che non si sappia,
Che per inganno, e non per sua virtude
Ell’ha carpiti i nomi?
Adel. Sarà forse
Zelima traditrice a discoprirlo?
Zel. (con ira) Ah troppo offesa son. Mia Principessa,
Risparmiate il tesoro. Io mi credea
Di placar l’alma vostra, e persuadervi
Sperava a dar la destra ad un ben degno
Tenero amante, che a pietà mi mosse.
Trionfi in me parzialità, ch’io deggio
A chi deggio ubbidir. Fu quì Schirina
La madre mia. Fu a visitarmi allegra
Per gli enigmi disciolti, e non sapendo
Del novello cimento di dimani
Mi palesò, che ’l Prence forestiere
Alloggiò nel suo albergo, indi che Assan,
Mio patrigno il conosce, e che l’adora.
Chiesi del nome suo, ma protestommi,
Ch'Assan non glielo disse, e ch’anzi nega
Di volerglielo dire. Ella promise
Di far quanto potrà. Dell’amor mio
La mia Regina or dubiti, se ’l merto.
(entra dispettosa)