stito da Pantalone e da Tartaglia. I Dottori si ritirano in fila nel fondo del teatro)
Alt. Finisci, figlia, d’essermi tiranna
Colle tue stravaganze. Amato Prence,
Vieni al mio sen. (abbraccia Calaf. Turandot rinvenuta precipita furente dal trono)
Tur. (invasata) Fermatevi. Non speri
Costui d’esser mio sposo. Io nuovamente
Pretendo di propor tre nuovi enigmi
Al nuovo giorno. Troppo breve tempo
Mi fu dato al cimento. Io non potei
Quanto dovea riflettere. Fermate...
Alt. (interrompendola) Indiscreta, crudel! Non è più tempo;
Più facil non m’avrai. La dura legge
E già eseguita, ed a Ministri miei
La sentenza rimetto.
Pant. La perdoni. No gh'è bisogno de altre
indovinelle, ne de tagiar altre teste, come se
le fusse zucche baruche. Sto putto ha indovinà.
La legge xe esequìda, e avemo da magnar sti
confetti, (a Tartaglia) Cossa diseu vu, Cancellier?
Tart. Eseguitissima. Non v'è bisogno d’interpretazioni.
Che dicono gli Eccellentissimi Signori Dottori?
(Tutti i Dottori) È consumata, è consumata, è sciolta.
Alt. Dunque al Tempio si vada. Quest’ignoto
Riconoscer si faccia, e i Sacerdoti...