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118 il corvo.

     Cambiar in marmo. (udirassi un tremuoto. Jennaro si cambierà in marmo candido dai piedi sino al ginocchio)
     Mil. (spaventato dal tremuoto, non osservando il fratello) Qual tremuoto è questo! (in atto di fuggire)
     Jen. Non fuggire, inumano. I detti seguo
     Delle colombe, ascoltali; son questi:

Del caval, ch’ha in potere, appena suo fratello
     Salirà sopra il dorso, sarà morto da quello.
Se non glielo consegna, o gli palesa il fatto,
     O con nessun fa cenno con parola, o con atto;
Il decreto è infallibile; se in nulla mancherà
     Una statua di marmo Jennaro diverrà.

     Io dovei consegnartelo ed ucciderlo
     Per serbarti la vita, e in un tacere
     Per serbarti la mia. (a parte con grido) Si compie, oh Dio!
     L’inumano decreto. (odesi di nuovo il tremuoto. Jennaro si cambia in marmo candido il corpo e le braccia, rimanendo in nobile attitudine)
     Mil. (osservando il cambiamento, inorridito e commosso) Oimè misero!
     Che veggio mail Deh fermati, fratello;
     Innocente fratel, deh chiudi il labbro,
     Non dir più oltre.
     Jen.                          Ah barbaro, m’ascolta.
     Non è più tempo ornai. Soffri tu ancora