Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
ATTO TERZO
Sala Regia.
SCENA PRIMA.
Millo ed Armilla.
Mil. ARMILLA, del cor mio parte più cara,
(con calore) Armilla del mio cor strazio e rovina,
Io più non posso...
Arm. Che vi turba e affligge?
Mil. Jennaro, mio fratel, v’è amante. A voi,
Crudele, tutto è noto, e mi celate
Ciò, che il sapere a morte mi condanna,
E il non sapere in più terribil forma
Cadavere mi rende.
Arm. Qual follia,
Millo, v’assale?
Mil. Ingrata! io non son folle.
I dispetti a voi noti, e i modi, usati
Verso me dal fratel, parlan svelato.
Gozzi. | 6 |