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atto primo. 59


SCENA SESTA.

Due Colombe, che, fatto un giro volando, si porranno sull’albero sopra al padiglione; e Jennaro corcato.


     Col. 1. Infelice Jennaro, Principe sfortunato!
     Col. 2. Perchè, cara compagna? chi lo fa sventurato?
     Jen. (da sè scuotendosi) Come! Dove son io? qual mai portento
     È questo? Due colombe che favellano?
     Che favellan di me? S’ascolti e taccia.
     Col. 1. Quel falcon, che ha in potere, appena a suo fratello
      Consegnerà, il falcone caverà gli occhi a quello;
Se non glielo consegna, o gli palesa il fatto,
      O con nessun fa cenno con parola, o con atto;
Il decreto è infallibile; se in nulla mancherà,
      Una statua di marmo Jennaro diverrà.
     Jen. (spaventato da se) Ahi barbara sentenza! e fia ciò vero?
     Col. 1. Infelice Jennaro, Principe sfortunato!
     Col. 2. E per maggior disgrazia ei sarà sventurato?
     Col. 1. Del caval, che ha in potere, appena fratello
      Salirà sopr’al dorso, sarà morto da quello.
Se non glielo consegna, o gli palesa il fatto,
      O con nessun fa cenno con parola, o con atto;
Il decreto è infallibile; se in nulla mancherà,
      Una statua di marmo Jennaro diverrà.
     Jen. (da sè più spaventato) Sogno, o son desto? O inumano decreto!