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PROLOGO

UN RAGAZZO NUNZIO ALL’UDITORIO

I vostri servitor Comici vecchi
Sono confusi e pieni di vergogna,
E stan qui dentro, ed han bassi gli orecchi
E i visi meni più, che non bisogna,
Perch’anno udito molti e dir: siam secchi;
Costor pascon l’Udienza di menzogne
Con le Commedie, che puzzan di muffa:
Questo è uno sgarbo, una burla, una truffa.
     Io vi giuro per tutti gli Elementi
Che per riacquistare il vostro amore,
Si lascierebbon cavar gli occhi e i denti.
E m’han spedito a dirvelo di core:
Ma state chete, care buone genti,
Per un momento lasciate il furore,
Tanto ch’io dice due parole; e poi
Fate di me ciò, che volete voi.
     Più non sappiamo omai, come si possa
Il Pubblico appagare in sulle scene.
Un anno par, che lode abbia riscossa
Ciò, che nell’altro poi non va più bene.