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Io me n’andrò colla barchetta mia,
Quanto l’acqua comporta un picciol legno;
E ciò, ch’io penso colla fantasia,
Di piacere ad ognuno è il mio disegno;
Convien, che varie cose al mondo sia,
Como son varii volti, e vario ingegno;
E piace all’uno il bianco, all’altro il perso,
O diverse materie in prosa, e in verso.
Ben so, che spesso, come già Morgante,
Lasciato ho forse troppo andar la mazza,
Ma, dove sia poi giudice bastante,
Materia c’è da camera, e da piazza:
Ed avvien, che chi usa con gigante
Convien, che se ne appicchi qualche sprazza,
Sicch’io ho fatto con altro battaglio
A mosca cieca, o talvolta a sonaglio.