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prefazione. clxxv

rioso leggere a riscontro delle Memorie del Gozzi la biografia scrittale dal martire marito, Francesco Bartoli, il Plutarco dei nostri Comici; biografia, che è un vero capolavoro di dissimulazione e di diplomazia coniugale.1 Un uom di moda, Pier Antonio Gratarol, Segretario del Senato, si mise a corteggiare la Ricci, ed essa sperò senz’altro di poter tenere a bada il Conte Gozzi ed il Segretario Gratarol. Il Gozzi fiutò la trama e da gentiluomo si ritrasse, ma rodendosi in cuore. Da questi umili e molto comuni principii si svolse un romanzo dolorosissimo e che amareggiò e oscurò, si può dire, la restante vita di Carlo.2 Nel 1775, prima cioè della sua rottura con Teodora Ricci, esso avea scritto un dramma, tolto da: Zelos cum Zelos se curat di Tirso de Molina (pseudonimo di Gabriele Tellez), che intitolò: Le Droghe d’Amore. Ne lesse qualche brano alla Ricci e ad altri comici della Compagnia Sacchi; ma poi, non sentendosene soddisfatto, lo mise da parte. Verso la fine dall’anno seguente, quando s’era già separato da Teodora Ricci per causa del Gratarol, il Gozzi afferma che dovette cedere alle istanze

  1. Francesco Bartoli, Notizie Istoriche dei Comici Italiani che fiorirono intorno al MDL fino ai giorni presenti. (Padova, Conzatti 1781). All’art. T. Ricci.
  2. A risparmio di citazioni, due sono le fonti principali di questo racconto, le Memorie del Gozzi, e la Narrazione Apologetica di Pier Antonio Gratarol. — Terza Ediz. (Venezia 1797 Anno 1° della Libertà).