della Sensibilità1) nè la sentenza di Agostino Guglielmo Schlegel, la quale massimamente si riferisce alle affinità del Gozzi coll’eroismo, le fantasmagorie e le avventure della commedia di cappa e spada nel Teatro Spagnuolo. E la fortuna del Gozzi segue le vicende e il cammino storico del Romanticismo, sicchè i giudizi del Goethe e dello Schlegel2 trapassano di Germania in Francia con la Signora di Staël, che scrive: «il Gozzi, emulo del Goldoni, è ben più originale di questo ne’ suoi componimenti, i quali poco hanno da fare con le commedie regolari. Volle lasciarsi andare francamente al genio italiano e drammatizzare i racconti delle Fate; mescolare le buffonate e le arlecchinate al meraviglioso dei poemi; non imitare in nulla la natura, ma scrivere a grado delle
- ↑ W. Freiherr von Biedermann, Goethes-Forschungen. (Frankfort ain Mein 1879.)
- ↑ Il Gherardini nelle Note allo Schegel riporta dal giornale Milanese: la Biblioteca Italiana (Fascicolo di Dicembre 1816 Tom. IV pag. 515) la notizia che nell’Università di Halle, in Germania, i Professori Waschmuth e Beck spiegavano alternativamente dalla cattedra la Divina Commedia e le Fiabe del Gozzi. Su questo importante proposito l’illustre Dott. R. Köhler mi scriveva: «Da Halle ho saputo che Guglielmo Waschmuth, il noto storiografo, morto a Lipsia nel 1863, lesse nel Semestre invernale del 1816 ad Halle, dov’era professore Universitario di Lingua Italiana ed Inglese, sulle Fiabe del Gozzi. Dal resoconto officiale non risulta che abbia letto anche su Dante. Il Beck, anch’esso in quel tempo Professore ad Halle, lesse sulla Secchia Rapita del Tassoni, sul Bugiardo e i Due Gemelli del Goldoni, e sulle Satire dell’Ariosto.»