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In queste circostanze dolorose
è la magion del gran Rugger di Risa.
Ma mi convien ordinar l’altre cose
e lasciar cheta un pocolin Marfisa.
Or udirete le imprese famose
di Filinoro, e fatti d’altra guisa,
e come venne a Carlo di Guascogna,
perocché ordir la tela pur bisogna. 40
Filinor di Guascogna un giovanetto
era nobil di stirpe e bello assai.
Passava presso a molti uom d’intelletto,
nelle conversazion non tacca mai;
parca ch’ogni materia avesse letto.
Io so, lettor, che te ne stupirai
s’era stimato dotto, e non so come,
si può dir che scrivea male il suo nome. 41
Aveva una si gran ritenitiva
che, quando un sapiente ragionava,
nella memoria tutto ciò che udiva,
come uccellino al vischio, gli restava;
donde se il caso in acconcio veniva,
tutto quel che avea in capo vomitava,
co’ termini e le frasi che sapea,
sicché un novello Salomon parca. 42
Entrava franco a ragionar di storia,
e giudicava della poesia;
filosofo era, e voleva vittoria
in medicina ed in astronomia;
geografo, topografo, e a memoria
avea la Bibbia e la teologia;
nel militare e nella matematica
ragiona per teorica e per pratica.