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canto primo 33

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     Io v’ho data un’idea cosí all’ingrosso
di Carlo, di Parigi e delia corte.
Dopo queste premesse a la fin posso
condurvi di Marfisa in sulle porte.
Se alcun pedante mi venisse addosso
a dirmi: — Tu potevi ir per le corte, —
dico di no, perché le cose in pria
convien apparecchiar. Pedante, via!
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     Anzi a te dico, pedante insolente:
della nostra Marfisa il naturale
io vo’ tacer sino al canto seguente,
benché paia la cosa vada male,
che non ho detto de’ fatti niente
nel primo canto, ch ’è sol liberale
d’umori e di caratteri cambiati,
e mi saranno i difetti addossati.
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     Ma ragion fate, il primo canto sia
una commedia di caratter nuova,
che andate poi lodando per la via,
bench ’altro in essa alfin non ci si trova
che di caratteracci una genia,
e vi tien per tre ore e nulla prova;
poscia a richiesta uni versai si chiama.
Diman gran cose dirò della dama.

fine del canto primo