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344 la marfisa bizzarra

Stanza 79.

No, che non v’è ne’ romanzi del Chiari
sorpresa a quella di Marfísa eguale...

L’abate Chiari nelle sue commedie e nei suoi romanzi studiava e procurava sempre di sbalordire gli spettatori e i lettori colle sorprese maravigliose e gli accidenti impossibili.

Stanza 102.

Certi Macmud dipingono prudenti,
molto teneri in cor, molto pietosi,
certi bey, filosofi saccenti,
moralisti, divoti e generosi;
e per converso Cristian malviventi,
marchesi ladri e conti pidocchiosi...

Son prese di mira le commedie del Goldoni, e particolarmente le Persiane e le altre commedie turche, che correano in quel tempo ne’ teatri di Venezia.

Stanza 108.

perocché certo e’ le sapeva tutte
e aggiunge alle dottrine di Margutte.

Margutte è il personaggio d’un ateo, ladro, ghiottone e colmo di tutti i vizi, dipinto anche con troppa vivacitá e imprudenza, ma felicemente e comicamente, da Luigi Pulci nel suo poema del Morgante.

ANNOTAZIONI AL CANTO DUODECIMO ED ULTIMO

Stanza 5.

Solo i Marchi e i Mattei da San Michele
hanno alcune cagion d’irritamento...

L’ottava contiene una ingenua e cordiale veritá, non essendo l’autore della Marfisa (sempre risibile e scherzevole) stato avverso al Chiari ed al Goldoni che per uno zelo letterario d’opinione, in accordo co* suoi soci accademici detti granelleschi, e per la