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appendice 341


Stanza 38.

Di Marco e di Matteo nelle riforme
scopre il bel, vede il buono, è a me conforme.

Altro scherzo derisorio satirico sugl’infiniti volumi posti alle stampe dal Goldoni e dal Chiari, tenuti da Marfisa per classici ed eccellenti.

ANNOTAZIONI AL CANTO NONO

Stanza 44.

suo padre di Martan fu servitore...

Martano è dipinto, néVC Orlando furioso di Lodovico Ariosto, codardo, traditore ed esecrabile.

Stanza 57.

— Corpo di Bacco! — giura in ogni lato —
del primo mio romanzo nella storia
vo’ metter la persona del marchese
in vista da far ridere il paese.

Il «corpo di Bacco!» era il giuramento favorito del Chiari. Tal giuramento si legge con frequenza ne’ suoi romanzi e nelle sue commedie.

Il Chiarí, se aveva collera con alcuno, si svelenava ne’ suoi romanzi, mettendo in quelli i suoi avversi in un aspetto ridicolo e abborribile, a misura del di lui cruccio e con una trivialitá plebea, sfogando persino la sua bile a farli perire per le mani d’un carnefice.

Dalla ottava 57 fino alla 63 è derisoria censura delle opere del Chiari e del Goldoni e sulle replicate edizioni di quelle.

Stanza 63.

che sembrava un’idea del Ma^umierí...

Il Masgumieri fu noto ciarlatano, venditor di balsami e taccomacchi in Venezia.