Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
336 | la marfisa bizzarra |
Stanza 72. Un di di carnoval era, e la pressa |
L’autore della Marfisa cambia nel nome di «Ruet» ciò che a Venezia si chiama «Liston», ch’era una viottola nella piazza di San Marco, formata da sedili posti in due lunghe file, in cui avvenivano le cose descritte nelle ottave 72-76. Da parecchi anni tal adunanza non è piú in costume.
ANNOTAZIONI AL CANTO QUINTO
Stanza 2. Non sempre e in ogni loco curiosa |
Allude al fanatismo risvegliato in Venezia dalle opere sceniche dell’abate Chiari e del Goldoni. Quel fanatismo aveva divisa la intera popolazione in due partiti infuocati. Le chiavi de’ palchetti de’ teatri si vendevano un occhio. I contrasti d’opinione de’ due partiti assordavano e cagionavano delle dissensioni fino nelle famiglie tra padri e figli, fratelli e sorelle.
Stanza 44. e ciocche di cristallo risplendente, |
Giuseppe Briati muranese fu benemerito inventore privilegiato in Venezia della pasta del terso cristallo, e particolarmente di ciocche magnifiche da illuminare le sale de’ gran signori, i teatri e le vie in occasione di solennitá.