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316 la marfisa bizzarra

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     I maganzesi mostravan costanza,
e zelo grande per l’imperatore,
dicean di far eserciti in Maganza,
ed era un tradimento il lor fervore.
Giuravano a Marsilio un’alleanza
per via d’un lor secreto ambasciatore,
traendo in premio, i menzogner felloni,
le sacca di crociati e di dobloni.
140
     Da Montalbano era venuta nuova
che pel gran ber Rinaldo in agonia
e col parroco al letto si ritrova
per un colpo di forte apoplesia.
Rugger, Dodon ed Orlando non cova;
quanto può va facendo tuttavia.
Dodon ridendo dicea: — Su, Nembrotto! —
a Morgante, residuo del casotto.
141
     Sopra un soffá Carlo grasso piangea,
dicendo al cuoco suo: — Ti raccomando
que’ beccafichi, — e ad Orlando dicea:
— Metti novelle imposte, caro Orlando. —
Dodon ardito per lui rispondea:
— Che vuoi tu de’ coglion venir cavando?
I tuoi sudditi mangian pastinache,
e mostrano cui magri senza brache.
142
     Gli antichi di provincia tuoi fedeli
son quasi tutti fuggiti alle ville,
in castellacci discoperti a’ cieli,
con figli e figlie e nipoti e pupille,
ripieni di pensieri acri e crudeli,
allor che suonan mezzodi le squille.
Educazion non han, mangiar né bere:
pensa se daran nerbo alle tue schiere.