Pagina:Gozzi - La Marfisa bizzarra.djvu/310

300 la marfisa bizzarra

75
     Ma bisognava pensare a Marfisa,
che per la stizza e pe’ casi accaduti
era oppressa e ammalata d’una guisa
che non sa dove sia né di saluti.
Mette paura a chi la guarda fisa,
ha tutti i segni di morte compiuti.
Fu tratta dal calesse e posta a letto:
si fé’palese un mal grave di petto.
76
     I medici alla cura sono molti
e la danno sfidata della vita;
alcuni però d’essi stan raccolti
con speranza in arcano ermafrodita,
perché in error non voglion esser còlti,
sia o non sia per la dama finita.
S’ella morrá, l’avran pronosticato;
e se vivrá, l’avranno indovinato.
77
     Le dame di Parigi e i cavalieri
dicean: — Beato Rugger s’ella muore! —
Pur si spediscon lacchè giornalieri
di Ruggero a palagio a gran furore,
a chieder dello stato; e i dispiaceri
sono infiniti e infinito è il dolore,
perché serbar doveasi in apparenza
l’urban costume della convenienza.
78
     L’oppression del male all’infelice
lieva la consueta bizzarria,
e rantacosa chiama protettrice
particolar la Vergine Maria.
Fa tutto ciò che il parroco le dice,
riceve umil la santa Eucaristia;
indi va peggiorando tanto e tanto,
che alfin se le minaccia l’olio santo.