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canto undecimo 275

111
     Ma poiché molto il pericol, dicea,
d’ir sui teatri la mortificava,
che la sua castitá, che salva avea
sino a quel punto, si perseguitava,
a sposar Filinoro discendea
e i santi acquisti in dote gli recava;
.ma veramente l’accieca la brama
di sposar Filinor per esser dama.
112
     Filinoro, filosofo in bisogno,
non ebbe alcun ribrezzo e se la prese,
dicendo in cor: — Tu sarai dama in sogno;
co’ tuoi borsel mi lascia ire alle prese;
quando ho danar, di nulla mi vergogno. —
E cominciò di smisurate spese,
e veste e giuoca e spende senza fine,
e tratta principesse e ballerine.
113
     In poco tempo al verde s’è ridotto.
Alla dama consorte il ver celava;
pur, perch’ella il vedea giuocare al lotto,
ad un si triste segno sospettava;
ma finalmente scopre ch’egli è rotto,
che le vesti e le cuffie le impegnava,
e cominciava ad appiccar baruffa:
ma invan con Filinor si grida e sbuffa.
114
     Che con moine, carezze e scherzetti,
quel ch’ei disegna, ben le fé’comprendere:
comincia in casa a condur degli oggetti,
paladini e milord che potean spendere;
gli pianta e parte al canto de’ duetti
e di quell’arie che solcano accendere.
La dama sposa p)er necessitate
l’util modestie ha infin rinnovellate.