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220 la marfisa bizzarra

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     In questo tempo Marco aveva fatte,
per sbalordire gl’inesperti putti,
alcune pistolone in versi, matte,
e le appellò: Filosofia per tutti,
ripiene di sentenze molto stratte,
che punto non recavano costrutti,
peroch’elle diceano e disdicevano
senza sistema e poco s’intendevano.
60
     Hai tu veduto maschera a Venezia,
vestita da corner con la scuriada
di nerboforte, a far quella facezia
d’un quarto d’ora lunga in sulla strada,
che mena il braccio e scoppia; e quell’inezia,
per quanto dura, il popol tiene a bada,
e poi molto erudito il manda via,
siccome Marco di filosofia?
61
     Per non lasciar Matteo dimenticato,
egli avea dato fuori un manifesto,
che chiedea mezzo scudo anticipato
per tomo all’opre sue che stampa presto.
E fien cinquantun tomo, ognun fregiato
di rami e bella carta, e dá del resto:
«Tutte le miscellanee poesie
saran — dicea — con le commedie mie.
62
     È vero — soggfiugnea — che replicate
de’ miei divini scritti l’edizioni
poco men che il Bertoldo sono state,
siccome sanno i miei cari padroni;
ma son poi tanto rare e ricercate,
che in bella carta e buone correzioni
e con figure in rame, indispensabili
son per le biblioteche memorabili».