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Ad alcuni prelati, che avean voto
nel parlamento, con arcani è addosso,
e fa nella politica il piloto
per far loro ottenere il cappel rosso.
— Grazie a Dio, nessun colpo a me fu vuoto —
aggiugne, — e quando voglio, tutto posso; —
ed in parole, come d’una rapa,
disponeva dell’animo del papa. 64
Ad Astolfo ha donate alcune mode
ch’eran venute fresche d’Inghilterra.
A Ulivier nelle femmine, che gode
secretamente, disse di, far guerra.
Gano cosí con inganni e con frode
va bucherando a’ signor per la terra,
e tutti per lo debile prendea,
tanto che ognuno il voto promettea. 65
Dodone, Orlando e Rinaldo, ch ’è giunto
da Montalban per questa concorrenza,
vanno con Angelin debile e spento,
facendolo star sempre in riverenza,
e fanno uffizi, e stanno forti al punto
del sigillo Angelin non resti senza,
dicendo: — Se qualcun gli niega il voto,
s’aspetti guerra e peste e terremoto. — 66
Da tutte parti gli uffizi infiammavano
per quello di Bellanda e pel guascone.
Ad Angelino i nemici accoccavano
che per le sue sventure era scempione,
e che i sigilli regi non si davano
a disadatte e stolide persone,
le quai pel cervel debile e confuso
potean far del sigillo qualche abuso.