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CANTO SESTO.
ARGOMENTO.
Col suo guascon alla conversazione
giunge Marfísa, e per la concorrenza
di custode al sigillo uffizi espone
per Filinor con vezzi ed insistenza.
Angelin di Bellanda anche persone
ha, che chiedon per lui palle e assistenza.
Ardono i due partiti ed al cimento
si chiudono i votanti al parlamento.
1
Lettor mio, se tu sei qualche soldato,
amator degli antichi romanzieri,
il tardar di Marfísa avrai pensato
forse per arme o casi orrendi e fieri.
Se tu se’ ipocondriaco, immaginato
averai febbri, coliche e cristeri.
Se prete o frate all’antica e de’ buoni,
ritardi per rosari ed orazioni.
2
Se donna, acconciar nuovo di capelli,
disfKísizion di fiori con dottrina.
Dovresti dar nel segno piú di quelli;
ma pur non posso dir tu sia indovina.
Se ti ricordi i costumi novelli,
la bizzarria di quella cervellina,
dirai che la tratti en, piú ch’altra cosa,
qualche avventura fresca ed amorosa.