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118 la marfisa bizzarra

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     Aveva seco quindici serventi,
tutti gelosi di si bella rosa.
Ermenegilda ride ed alle genti
dice: — Mirate cosa portentosa!
Costor son tutti innamorati spenti
di questa sfinge zoppa e mostruosa. —
Un tal disprezzo franco di se stessa
le faceva d’amanti quella pressa.
76
     Era giunta Ermellina senza gale,
grassetta, allegra, semplice e sincera;
e col marito Aldabella morale,
con l’occhio in guardia, ruvida e severa.
L’antica imperatrice, ancor gioviale,
è quivi giunta ad onorar la sera,
ma in figura privata col danese.
Non dimandar se inchini fa il marchese.
77
     Da Montalban non veniva Clarice,
che Rinaldo le gioie le ha impegnate,
e le andrienne ad una cantatrice
ha date in don, le cufllíe e le cascate.
Per la ricreazion questo si dice
dalle signore afflitte e addolorate;
ma lo diceano tanto allegramente
che dell’angoscia lor parean contente.
78
     Apparve Conegonda borgognona,
per il cambiar de’ serventi famosa,
alta, diritta, di bella persona,
ch’è del buon gusto suo molto orgogliosa.
Quattr’ore prima che suonasse nona,
incominciata ha l’opra portentosa
dell’acconciar del capo e del vestire,
per far le convitate sbigottire.