Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
xv |
mane un maestro: per avere contribuito a restaurare nella nostra lirica il gusto del parlare sobrio e a bassa voce, del riferire l’esperienza interna qual’è, del collocare il valore poetico nell’accentuazione più che nel lessico: per aver dunque lavorato a rimettere in onore la verità dell’emozione e la lealtà della parola.
Parigi, aprile 1917.
G. A. Borgese.