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la danza d’una “devadasis„ 109

polle d’argento cesellato, ci passa al collo le ghirlande di fiori intrecciate a fili e pagliuzze d’oro, come quelle dei nostri abeti natalizi. Sembra, questa, un’usanza favolosa ed è invece l’omaggio più frequente e più diffuso in tutta l’India, anche nelle grandi metropoli, anche nei ricevimenti quasi esclusivamente europei: delicata poetica usanza; ma certo questi lunghi boa di grosse magnoliacce odorose se stanno bene al collo d’una miss, fanno sorridere sullo smoking di un gentleman: dànno, per esempio, al panciuto roseo, lucente console d’Olanda, non so che aspetto muliebre di suocera in caricatura....

Attraversiamo il giardino per andare al teatro: è tardi. I padroni non ci seguono: perchè? Perchè, mi spiega Faraglia, è la terza sera che la bajadera si produce, ed è la sera riservata a tutte le caste, anche le caste con le quali un bramino non può avere contatto. Capisco, per questo siamo stati ammessi. È molto lusinghiero per noi!

Questi indu — quelli veri, ligi al passato, immuni da anglomania — hanno l’arte d’opporre alla tracotanza europea un