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Oh! l’atroce dipartita!
Chinerai la testa bionda
sulla fronte incanutita
della santa moribonda?» 20
— «Taciturna è la fortuna.
Che mi ciarli, che mi ciarli?
Non concedo mi si parli
quando parlo con la Luna! 24
Forse che dallo speziale
non c’è benda e medicina?
Forse che nel casolare
non c’è Ghita la vicina? 28
La vicina a confortare,
medicina a risanare:
ma lasciatemi sognare,
ma lasciatemi sognare!» 32
III.
— «O Poeta, la tua mamma
che ti diede vita e latte,
che le guance s’è disfatte
nel cantarti ninna-nanna, 4
— odi, anco se t’annoia! —
lei che t’ebbe come un sole,
che t’apprese le parole
che ora sono la tua gioia, 8