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Ignorabimus.
Certo un mistero altissimo e più forte
dei nostri umani sogni gemebondi
governa il ritmo d’infiniti mondi,
gli enimmi della Vita e della Morte.
Ma ohimè, fratelli, giova che s’affondi 5
lo sguardo nella notte della sorte?
Volere un Dio? Irrompere alle porte
siccome prigionieri furibondi?
Amare giova! Sulle nostre teste
par che la falce sibilando avverta 10
d’una legge di pace e di perdono:
«Non fate agli altri ciò che non vorreste
fosse a voi fatto!» Nella notte incerta
ben questo è certo: che l’amarsi è buono!