Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 50 — |
II.
Il profumo di glicine dissìpi
l’odor di muffa e di cotogna. Sotto
la viva luce palpiti il salotto!
E il mio sogno riveda i suoi princìpi
nei frutti d’alabastro sugli stipi — 5
martirio un tempo del fanciullo ghiotto —
nei fiori finti, nello specchio rotto,
nelle sembianze dei dagherottipi.
O Casa fra l’agreste e il gentilizio,
coronata di glicini leggiadre, 10
o in mezzo ai campi dolce romitaggio!
Fu bene in te, che, immune d’artifizio,
serenamente il padre di mio padre
visse la vita d’un antico saggio!