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Se al cuore che ricusa d’aprirsi, una divota
rechi la chiave ignota dentro la palma chiusa,

per lei che nel deserto farà sbocciare fiori
saran tutti i tesori d’un cuore appena aperto. 44

Perchè, Marta, non sono cattivo, non è vero?
O Marta non è vero, dite, che sono buono?

Molte mani soavi apersi a poco a poco
come si fa nel gioco, ma non trovai le chiavi. 48

O dita appena tocche, forse amerò domani!
e abbandonai le mani e ribaciai le bocche...

Ma pesa la menzogna terribilmente! O maschera
fittizia che mi esaspera nell’anima che sogna! 52

Perchè, Marta, non sono cattivo, non è vero?
O Marta non è vero, dite, che sono buono?

Tutte, persin le brutte, mi danno un senso lento
di tenerezza... Sento» — risi — «di amarle tutte! 56

Non sorridete, Marta?» Non sorrideva. Udivo
soltanto il ritmo vivo del ferro nella carta.

E ripensavo: — Sa ella, forse, il responso,
forse nel libro intonso legge la Verità. — 60

«Nel cuore senza fuoco già l’anima è più stanca,
più d’un capello imbianca, qui, sulla tempia, un poco.

Ogni sera più lunge qualche bel sogno è fatto:
aspetta il cuore intatto l’amore che non giunge. 64