Allora che su questa soglia stessa
mi narravi di guerre e d’altri popoli,
dicevi del Mar Nero e Sebastopoli,
dei Turchi, di Lamarmora, d’Odessa. 164
E nel mio sogno s’accendean le vampe
sopra le mura. Entrava la milizia
nella città: una città fittizia
quali si vedono nelle vecchie stampe, 168
le vecchie stampe incorniciate in nero:
..... i panorami di Gerusalemme,
il Gran Sultano, carico di gemme...,
artificiose, belle più del vero; 172
le vecchie stampe, care ai nostri nonni
.... il minareto e tre colonne infrante,
il mare, la galea, il mercatante.....
città vedute nei miei primi sonni. 176
Ed ora, o vecchio, e sazi la tua fame
sulla panca di quercia, ove m’indugio;
altro sentiero tenta al suo rifugio
il bimbo illuso dalle stampe in rame. 180