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38 l'altare del passato

come due pistilli troppo rosei e troppo carnosi sui quali s’appuntavano i mille binoccoli di tutto un pubblico defunto: viveurs decrepiti o adolescenti stilizzati secondo l’umorismo di Teja o di Gavarni: “le gambe d’una ballerina....„ la restante persona contava poco: sul gonnellino una vita di vespa reggente due seni sferici e gonfi di nutrice, due braccia per lo più scarne e bruttine, un visuccio camuso e volgare, un’acconciatura a toupet con diadema a mezzaluna e relativa stella in brillanti....

— E per donne di tal fatta i nostri papà tradivano le nostre mamme, per donne di tal fatta si leggevano nei drammi e nei romanzi di Sardou e di Dumas come il marchesino Gastone sperperasse le sostanze del padre, facesse morire di dolore la canuta sua madre, tradisse il puro affetto di madamigella Sidonia e finisse col farsi saltar le cervella....

Rallegriamoci di esser nati mezzo secolo più tardi.

Molte cose hanno progredito in buon gusto, compreso il tipo della donna fatale. Ma esistono oggi donne fatali?

Certo al tempo in cui risale il mio ricordo Paimira Zacchi aveva cessato d’essere una donna fatale. Aveva quasi sessant’anni ed era diventata baronessa Altari, moglie legittima del ba-