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L'altare del passato 13


Non capivo le parole.

— .... orrible.... pa plus.... chevelure.... epouse.... Katty.... Horthensia.... souvenir.... pardonner....

Un lungo silenzio. Poi un sospiro lento e straziante, il sospiro del disperato rimpianto. Poi un soffio, un altro soffio.... la striscia di luce s’affievoliva: il conte spegneva, stava per uscire....

Balzammo in piedi, fuggimmo ratti e silenziosi come sorci, riparammo in cucina....

Ma un’ora dopo io volli che si ritornasse a bussare allo studio del vecchio. Egli ci accolse benigno; come al solito ci fece vedere le stampe, i libri di scienza e di viaggio. E come, in fondo, attraverso le stanze, appariva la grande porta chiusa, io non mi trattenni, raccolsi tutta la mia audacia, domandai sommesso:

— Et là dédans, monsieur le comte, est il vrai qu’il y a une bête terrible!

Egli mi guardò, mi passò una mano sulla nuca, sorridendo:

— C’est Mini qu’il dit ça?... Cest vrai..... Une bête terrible vraiment.... — poi tacque, poi mi parve susurrasse piano, come a sè stesso: — Le regret, mon enfant!...