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La casa dei secoli | 189 |
vida e paurosa, non priva di un fascino indefinibile: il fascino delle cose non certe.
Qui, tra queste due torri giganti, s’apriva la Porta Decumana (o Phibellona?). Com’era, come poteva essere la Torino di Giulio Cesare? La nostra fantasia la chiude in una cinta quadrata ad imitazione dei castra e gli storici confermano con arida sicurezza la sua planimetria. Della città romana, l’Augusta Taurinorum, costrutta sullo stampo quadrangolare degli accampamenti legionari romani di Giulio Cesare, ampliata ed abbellita dall’Imperatore Augusto, si può segnare approssimativamente la cinta perimetrale delle mura con i nomi delle attuali vie. Lato Nord per Via Giulio da Via Consolata e per Via Bastion Verde sino al Giardino Reale; lungo questo lato aprivasi la Porta Principalis dextera ora Porta Palatina, all’angolo di Via Consolata e Giulio è rimessa in piena vista la base della torre angolare nord-ovest delle mura; presso l’angolo nord-est, lungo Via XX Settembre, era il Teatro Romano. Lato Est, del giardino reale alle Torri Occidentali di questo Palazzo Madama e per una linea mediana tra Via Roma e Accademia delle Scienze. Lato Sud, da questa linea per Via Santa Teresa e Cernaia al Corso Siccardi, lungo questo lato aprivasi la Porta detta Marmorea nel Medio Evo. Lato Ovest, da