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158 l'altare del passato

dinanzi alla più delicata interpretazione vivente che mai sia stata fatta de la toilette de la Mariée.

Maria Carolina Antonietta di Savoia Duchessa di Sassonia è in piedi tra le sue cameriere chine o ginocchioni intente all’opera delicata. La cognata che presiede da parigina esperta le ha tolto lo specchio di mano:

— Ti vedrai dopo, mignonne, quand la rêve sera achevée.

Maria Carolina è una visione abbagliante di neve e d’argento.

Bianco il ciuffo di penne che le adorna l’alta acconciatura incipriata, bianco il viso passato alla cerussa bianca, la veste di raso splendente dal guardinfante mostruoso, bianche le scarpette, le ghirlande, il cagnolino, il ventaglio. In tanto candore spicca il rosso delle labbra e delle gote, il nero degli occhi e dei sopraccigli. La cognata stessa Adelaide di Francia, nipote di Luigi XV, ha dipinto il volto della bimba diciottenne secondo che l’ultimo dettame di Parigi consiglia; le ha cancellato col cosmetico i delicati sopraccigli biondi e due altri ne ha disegnato a mezzo della fronte nerissimi, arcuati, imperiosi. Molto s’è discusso sull’acconciatura; il parrucchiere di Corte De Regault voleva riprodurre con gl’immensi capelli biondi