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140 | l'altare del passato |
— Non so. Inglese. Ma ecco chi può dirlo.
Sul ponte di comando, sopra di noi, un altro ufficiale passava di corsa. Il dottore si fece portavoce con le mani.
— Gribaudi! — l’ufficiale s’arrestò in ascolto. — Gribaudi, il nome di Vinca, Vinca di Port-Said; il nome del padre.
Nell’attimo d’attesa, il cuore mi si arrestò come per una sentenza.
Dall’alto l’ufficiale gridò:
— Goldsmith. Miss Eleanor Goldsmith, — e disparve.
— Dottore, dottore, è lei! È proprio lei! Sono vendicato!
— Ma che c’è? si calmi....
Mi calmai, raccontai passeggiando, mentre la nave ci portava sempre più giù, verso i mari del Sud. — Il dottore ascoltava, sorrideva, rideva. Poi ci sedemmo presso una scialuppa di salvataggio, tacendo. Quello scettico delizioso si era fatto serio, quasi triste.
— È strano, anch’io nella vita ho notato questo: che presto o tardi il male si sconta. Qualche volta si sarebbe quasi indotti a credere che un equilibrio, che una morale presieda e vendichi i nostri piccoli casi, si sarebbe quasi indotti a credere che il Bene e il Male siano due valori autentici, esistano veramente....