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LA RITORNATA DI LONDRA | 609 |
SCENA V.
Madama, poi Carpofero.
Ma non son poi sì tenera di pasta.
Ho detto non volerlo
Fin che geloso il veggio,
E il briccone con me fa sempre il peggio.
Eccolo, ch’egli viene;
S’inganna, affé, s’egli mi crede stolta,
Non l’accomoda più, no, questa volta.
Carpofero. Madama riverita,
Devo farle un inchino,
Per parte del signor Campanellino.
Madama. Riporti al virtuoso
Un inchino, signor, per parte mia;
E gli dica, che or ora io vado via.
Carpofero. Egli averà il vantaggio
Di servirla per viaggio.
Madama. Oh, questo no.
Sola me ne anderò,
Dove andare la sorte mi destini,
Ch’io bisogno non ho di canarini.
Carpofero. Voi scherzate.
Madama. Ho ordinati
I cavalli alla posta.
Carpofero. Ed io meschino?
Madama. Voi resterete col Campanellino.
Carpofero. Possibile che siate
Così cruda con me?
Madama. Son sì pietosa
Del mio caro frateli, grato e sincero,
Che vorrei foste musico davvero.
Carpofero. Perdonatemi, o cara; alfin l’ho fatto