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LA RITORNATA DI LONDRA 607
  Vi bacio la mano. (allo Contessa

  Vi son servitor. (al Conte
  Fratello gentile,
  Sorella graziosa,
  Di farvi la sposa
  Si vede l’ardor.
  Miratela in viso
  Che crepa d’amor. (parte

SCENA III.

Il Conte e la Contessa.

Conte. Orsù, già vi ho capito.

Si cercherà un partito,
Per vedervi alla fin ben collocata,
Ma intanto vuò che stiate ritirata.
Contessa. E voi, che fate caso
Delle picciole cose,
Vi divertite colle virtuose.
Conte. Madama se ne va; non vuò soffrire
Che celi nel mio tetto
Col nome di fratello il suo diletto.
Contessa. Vostro danno: si bada,
Pria d’alloggiar in casa le persone.
Conte. E voi con più ragione
Regolate gli affetti in avvenire,
O vel protesto, vi farò pentire.
  No, tollerar non voglio
  Vedervi a delirar.
  Frenate quell’orgoglio:
  È vano il minacciar.
  Ad un german rispetto.
  Si desta il mio dispetto.
  Ah, sento dal furore
  Il core ad agitar. (partono