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LA RITORNATA DI LONDRA 591
Siate sorella mia, con lui cortese.

Madama. (Ora finge). (da sè
Marchese.   Obbligato
Dell’amor che per me voi dimostrate, (a Carpofero
Carpofero. Via, le sedie accostate un poco ancora.
(Ah, sento che la rabbia mi divora). (da sè
  Con il signor Marchese
  Mostratevi cortese. (a Madama
  Colla sorella mia
  Scherzate in compagnia, (al Marchese
  Ch’io pur ne goderò.
  (Ah, non resisterò).
  Che! mi guardate? Accomodatevi.
  (Oh maledetti!) Bravi, accostatevi.
  (Oh che rabbia! oh che dispetto!)
  Niente, niente; con diletto
  Io vi vedo vezzeggiar.
  (Resister non posso,
  Mi sento crepar). (parte

SCENA VIII.

Madama ed il Marchese.

Madama. (Pena, freme, lo veggo, eppur io gioco

Che discreto lo rendo a poco a poco). (da sè
Marchese. Ora che soli siamo,
Tutto, o bella, il mio cuor spiegarvi io bramo.
Madama. Dica il signor Marchese
Quello che dir mi vuole,
Ma con poche parole, all’uso mio.
Marchese. Il laconico stile amo ancor io.
Madama. Bene.
Marchese.   V’adoro.
Madama.   Ho inteso.
Marchese. Un amante più fido unqua non fu...