Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1930, XXIX.djvu/592

590 ATTO SECONDO
Carpofero. (Barbara!)

Madama.   (Vostro danno).
Carpofero. (Posso soffrir di peggio in questo dì?)
Madama. (Fin che sarai geloso, andrà così).
Marchese. Ecco, se il permettete... (vuol sedere
Madama. Un poco più vicino. (s’accosta
Carpofero. (Non lo posso soffrir). (da sè
Madama.   (Smania, il meschino), (da sè
Marchese. Madama, con licenza, (guardando Carpofero
Vorrei dirvi una cosa in confidenza.
Madama. Partite. (a Carpofero
Carpofero.   Ah! mi scacciate?
Madama. Non volevate andar?
Carpofero.   Vado.
Madama.   Aspettate.
Marchese. (Eh, lasciatelo andar). (piano a Madama
Madama.   Portate qui
La tabacchiera mia.
Carpofero.   Signora sì.
(va a prenderla dal tavolino
Marchese. Vorrei darvi una prova
Dell’amor mio sincera. (a Madama
Carpofero. Ecco, signora mia, la tabacchiera.
Madama. Questo vi piacerà. (dà tabacco al Marchese
Marchese.   Certo, è prezioso.
Carpofero. Favorisca. (le chiede tabacco
Madama.   (Va via, pazzo geloso). (piano a Carpofero
Carpofero. (Vuò provarmi, se posso
Fingere almeno di non esser tale,
Giacchè con lei la gelosia non vale). (da sè
Marchese. (Ma quando se ne va?) (piano a Madama
Madama.   Che fate qui? (a Carpofero
Carpofero. Vado, signora sì.
Vi lascio in libertà
Con il signor Marchese;