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588 | ATTO SECONDO |
Quando offende l’onestà.
Il mio sangue, il grado mio,
Fan contrasto alla mia brama.
Bel piacere allor che s’ama
Senza macchia di viltà! (parte
SCENA VI.
Carpofero, poi il Marchese.
Quasi mi scoprirei,
E Madama graziosa io pianterei.
Ma... non so poi se farlo
Potrò sì facilmente.
Cento volte l’ho detto
Di non amarla più,
Ma poi, quando mi parla, io casco giù.
Marchese. Amico adoratissimo,
Venite alle mie braccia.
Carpofero. (Io gli darei uno sgrugnone in faccia). (da sè
Marchese. Ov’è Madama?
Carpofero. Non lo so.
Marchese. Vedete
S’ella mi fa l’onore...
Carpofero. Io non son di Madama il servitore.
Marchese. Compatite; io stesso
A riceverla andrò. (in aito di partire
Carpofero. Eh! non la troverete. (lo trattiene
Marchese. E perchè no?
Carpofero. Perchè è fuori di casa,
E non ritornerà per tutto il dì.
Marchese. Dov’è andata Madama?