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584 ATTO SECONDO
Giacinta. È ver, ma quei che vengono,

Di regalar s’astengono,
Tante gemme veggendo, argenti ed ori.
Madama. Anzi i regali allor vengon maggiori.
Carpofero dov’è?
Giacinta.   Sarà l’amico...
Basta, non voglio dir.
Madama.   Parla, dov’è?
Giacinta. Sì, l’ho veduto io stessa
Far il bello.
Madama.   Con chi?
Giacinta.   Con la Contessa.
Madama. Ah briccon, disgraziato!
Giacinta.   Ma, signora,
S’ei fa quel che voi fate,
Condannarlo non so.
Madama. Io vuò far quel che voglio.
Giacinta.   Ed egli no?
Madama. No certo; ei non si deve
Pigliar tal libertà.
Cercalo, e digli che ritorni qua.
Giacinta. Eccolo ch’ei s’appressa.
Madama. Temerario! con seco è la Contessa.
Non so come frenar la gelosia.
Giacinta. (Eh, si sbrogli da sè, ch’io vado via).
(parte

SCENA IV.

Petronilla, poi Carpofero e la Contessa.

Madama. Eppur nello sdegnarmi

Mi è forza andar bel bello,
Per non svelare ch’ei non sia fratello.
carpofero. Sorella, ecco la dama
Della casa padrona, che vuol farvi
D’una visita degna, ed onorarvi.