Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1930, XXIX.djvu/574

572 ATTO PRIMO
Marchese. Obbligato, Madama.

Madama.   Anzi.
Marchese.   Vorrei
Che la sorte m’offrisse
La fortuna, l’onor dei cenni vostri.
Madama. Tabacco.
Marchese.   Sì, Madama,
Eccolo immantinente.
Spagna vero. Vi piace?
Madama.   Non vai niente.
Marchese. E pure è del migliore.
Madama. Tenete. (gli dà del suo
Marchese.   È perfettissimo.
Madama. Anzi.
Marchese.   Questo tabacco,
Questa Siviglia vera
Merita una più ricca tabacchiera.
Madama. Io ne ho sedici d’oro e sei gemmate.
Marchese. Quand’è così, non parlo.
Madama. Che volevate dir?
Marchese.   Volea il coraggio
Prendermi d’offerire
Questa scatola1 mia, ma non ardisco.
Madama. E d’oro?
Marchese.   Anzi.
Madama.   Gradisco.
Nel picciolo favore
Non il dono leggier, ma il donatore.
Marchese. Dirò, non è gemmata,
Ma nel genere suo so ch’è stimata.
Madama. Ehi: vieni qui. Recala a mio fratello, (al Servitore
Che se ne serva per portar per viaggio.
Marchese. Non l’aggradite?

  1. Nel testo: scottola. Così dopo.