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LA RITORNATA DI LONDRA 569
  Non mi posso veder più.

  Dove son quegl’Inglesini?
  Dove son quei Parigini?
  Che la mano mi baciavano,
  Che veniano, e regalavano,
  E facean chi può far più?
  Londra mia, dove sei tu?
Carpofero. Cara signora Londra,
Ora siamo in Italia. Avrò finito
Di soffrire da voi sì gran martello.
Madama. Eh, lasciatemi star, caro fratello.
Carpofero. E questa fratellanza
Quando avrà da finir?
Madama.   Finirà allora
Che mi avrete a sposar, ma non ancora.
Carpofero. Ci possiamo sposar quando volete.
Madama. Geloso ancora siete.
Allor vi sposerò,
Che in voi la gelosia più non vedrò.
Carpofero. Ma come si può fare?
Come si puoi amare,
Senza aver gelosia?
Madama. Questa malinconia
Se voi non discacciate,
D’essere sposo mio, no, non sperate.
Carpofero. Ho sofferto due anni in Inghilterra.
Credea d’essere in cielo, e son per terra.

SCENA X.

Giacinta e detti.

Giacinta. Madama, a lei vorrebbe

Inchinarsi il Marchese.
Carpofero.   Eh, vada via.
Madama. Eccoci in campo colla gelosia. (a Carpofero