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564 | ATTO PRIMO |
Sa come van queste faccende qui.
Barone. Ditemi: vi ho capito? (dandole una moneta
Giacinta. Signor sì.
(prende la moneta ridendo
Barone. Questo non è che un segno
Di quel che farò poi.
Giacinta mia, mi raccomando a voi.
Dite a Madama
Che di buon core
Suo servitore
Sono e sarò;
E che per lei farò
Stupir questa città.
Dite che l’amo,
Che mi esibisco,
Che le offerisco
La servitù;
Che l’oro del Perù
Non si risparmierà.
Son cavalier tedesco,
Baron di Montefresco,
Ed ho per mio costume
La prodigalità. (parite
SCENA V.
Giacinta sola.
Oh povero tedesco,
Con la padrona mia tu starai fresco!
Ma se prodigo egli è,
Una buona occasione è ancor per me.
Servo senza salario,
Vivo solo d’incerti, e starei male,