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546 | ATTO TERZO |
Pippo. Non ci pensi?
Lena. Te lo giuro.
Pippo. Li hai burlati?
Lena. In verità.
(a due S’è così... s’è per me...
La tua fè... vieni qua...
Che il mio cor ti comprerà.
Pippo. Quanto vuoi di quegli occhietti?
Lena. Un tantin del tuo bel cor.
Quanto vuoi di quei labbretti?
Pippo. Un pochin di buon amor.
Dammela a me,
Prendila tu;
Più bel contratto
Mai fatto - non fu1.
Saltami il core,
Balzami il petto:
Viva il diletto,
Viva l’amor.
Ninfe e pastori,
Via, giubilate,
Meco cantate:
Viva l’amor. (partono
SCENA ULTIMA.
Tutti.
Lavinia. Venite, o mio Costanzo;
Fra di noi si confermi il matrimonio.
Conte. Ecco, vi vuò servir di testimonio.
Berto. Farà grazia anche a noi? (al Conte
Conte. Sì, volentieri.
- ↑ Zatta: Mai fatto fu.